Non tutti i matrimoni durano per sempre, purtroppo, ma non per forza debbono finire in liti feroci, pianti e urla. Ovviamente in questo articolo non parliamo dei matrimoni in cui vi sono violenze domestiche ma della grande normalità dei casi in cui vi è la crisi della coppia e la conseguente difficile gestione dei figli (se vi sono) e degli assetti patrimoniali.
E’ possibile, in queste situazioni, terminare un matrimonio in maniera tranquilla? È possibile separarsi, se non con affetto, quantomeno in maniera civile, con gentilezza, concludendo la vita matrimoniale con un accordo ed evitare anni di contenzioso giudiziale?
E’ possibile e, nella mia esperienza di legale, ci sono alcune buone regole che i coniugi, con i loro avvocati, dovrebbero seguire per arrivare a questo traguardo:
- Comunicare civilmente
La fine di un matrimonio è senz’altro un’esperienza triste per i coniugi; ognuno dei due si sente, a suo modo, offeso, tradito, ferito e avverte il senso di un fallimento ma bisogna ricordarsi che ogni concetto può essere detto in due modi: urlando o in maniera civile e che, il secondo modo è senz’altro più efficace, se vogliamo convincere l’altro delle nostre ragioni. Ci sono, tuttavia, casi in cui i coniugi non riescono proprio a confrontarsi se non litigando ed allora è utile che essi intraprendano un percorso di mediazione familiare (che può durare due o tre sedute o qualcuna in più, a seconda dei casi).
2. Mediazione familiare
La mediazione familiare avviene dinanzi ad un mediatore che fa parte di una delle associazioni iscritte nell’apposito registro tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Il mediatore ascolta i coniugi, insieme e singolarmente e li aiuta a risolvere i loro problemi relazionali e di organizzazione familiare concreta in vista di una separazione, ma anche di un divorzio, consensuale.
3. Sincerità con il vostro avvocato
E’ indispensabile essere sinceri il proprio avvocato, dirgli quali sono i vostri desideri, le vostre difficoltà con il partner e con i figli, i vostri progetti futuri, quali sono le spese che dovete sostenere ma anche quali sono le vostre entrate reali, qual è la consistenza effettiva del vostro patrimonio. Ricordatevi che, comunque, alla fine tutto sarà rivelato perché il vostro partner sa tutto di voi e, se non lo sa, lo scoprirà, tramite ricerche e investigatori privati o mediante istanza al giudice, che effettuerà le indagini tramite la polizia tributaria, quindi è molto meglio che il vostro legale sia a conoscenza, fin da subito, di tutto, in modo che possa difendervi al meglio.
4. Capire cosa si vuole veramente
Questo potrebbe sembrare molto semplice ma, per esperienza, spesso, invece, è il risultato di un percorso a cui si arriva dopo un po’ di tempo. Può essere utile farsi questa semplice domanda: le richieste che sto presentando al mio partner, nella fase della separazione, considerato ogni aspetto, renderebbero davvero più semplice e comoda la mia vita (e quella dei miei figli) oppure le sto presentando solo per ferirlo e farlo arrabbiare?
5. Capire cosa vuole veramente il partner
Anche in questo caso, è necessario scavare sotto la superficie: qual è l’interesse imprescindibile del vostro partner? Bisogna cercare di capire ciò che per il vostro partner non è negoziabile, la cosa che gli interessa veramente. Magari all’inizio vi farà mille richieste ma c’è sempre qualcosa che gli interessa davvero e su cui non vuole cedere e magari su tante altre richieste, invece, è disponibile a trovare un accordo o addirittura a rinunciarvi, senza problemi.
6. Se ci sono i figli: qual è la soluzione migliore per il loro benessere?
Il nostro ordinamento prevede, come regola generale l’affidamento condiviso dei figli minorenni ad entrambi i genitori i quali devono provvedere in misura uguale o, se c’è disparità di reddito, secondo le disponibilità di ciascuno, al loro mantenimento, prendendo di comune accordo le decisioni di maggiore importanza. In presenza di figli minorenni ciò che deve guidare i genitori è, quindi, la necessità di trovare la migliore soluzione per la tutela ed il benessere economico e psicologico dei loro figli.
7. “i conti della serva”
Quando si parla di questioni patrimoniali non serve filosofeggiare e discutere dei massimi sistemi del mondo: è molto più utile “fare i conti” ossia prendere un foglio e scrivere minuziosamente tutte le entrate e le uscite della famiglia, mese per mese, cercando di trovare un nuovo assetto patrimoniale realistico, che possa essere seguito facilmente da entrambi i coniugi dopo la separazione.
8. Mai fissarsi su di un’unica soluzione
E’ bene considerare sempre tutti gli aspetti delle questioni ed immaginare tutte le possibili soluzioni e conseguenze, con gli elementi a vostra disposizione.
9. Scrivere i punti su cui si è raggiunto l’accordo
Se, nel corso delle trattative, si raggiunge un accordo su alcune circostanze, è utile scriverle, fissarle su carta, in modo da non tornarci sopra ogni volta.
10. Se entrambi sono un po’ scontenti allora è un buon accordo
Si dice che è stata raggiunta una buona transazione quando entrambe le parti non hanno ottenuto tutto quel che volevano all’inizio, ed è vero: se una delle parti è felicissima, è evidente che l’accordo è tutto a suo favore e quindi non è equilibrato. Un padre che sarà costretto ad andare alla Caritas oppure una madre che dovrà fare due lavori per mantenersi si sentiranno umiliati, infelici e stressati e questo si riverserà inevitabilmente sui figli che saranno a loro volta infelici, stressati e, spesso, arrabbiati con i loro genitori. Bisogna tenere a mente che, anche dopo la separazione, specialmente se vi sono figli, la famiglia esiste ancora e deve essere raggiunto un nuovo equilibrio che permetta a tutti di vivere serenamente.
Per altri articoli in materia legale puoi leggere la mia rubrica “L’avvocato risponde”, sul sito www.studiolegaletonzani.it., dove puoi trovare anche i miei contatti ed il form per richiedere un appuntamento in studio o telefonico.
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Foto di Ron Lach da Pexels
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THE “GENTLE” LEGAL SEPARATION AND DIVORCE OF THE SPOUSES
Not all marriages last forever, unfortunately, but they don’t have to end in fierce fights, tears and screams.
Obviously, in this article we are not talking about marriages in which there is domestic violence but about the great normality of cases in which there is a crisis between the partners and the consequent difficult management of children (if any) and family assetts.
Is it possible, in these situations, to end a marriage in a peaceful way? Is it possible to separate, if not with affection, at least in a civil way, with kindness, concluding married life with an agreement and avoiding years of legal dispute?
It is possible and, in my experience as a lawyer, there are some good rules that spouses, with their lawyers, should follow to reach this goal:
1) to speak civilly
This is the first rule: the end of a marriage is certainly a sad experience for the spouses; both feels, in their own way, offended, betrayed, hurt but we must remember that every concept can be said in two ways: shouting or in a rational, civil way and that the second way is certainly more effective, if we want to convince the other of our reasons.
There are, however, cases in which the spouses are unable to confront each other except by arguing and then it is useful for them to undertake a family mediation process (which can last two or three sessions or a few more, depending on the case).
2) Family mediation
Family mediation takes place before a mediator who is part of one of the associations registered in the appropriate register kept at the Ministry of Economic Development. The mediator talks with the spouses, together and individually, and helps them to resolve their relational problems and concrete family organization in view of a separation, but also a divorce, by mutual consent.
3) To be sincere with your lawyer
It is essential to be sincere with your lawyer, tell him what your desires are, your difficulties with your partner and children, your future plans, what are the expenses you have to incur but also what is your real income, what is the actual consistency of your assets. Remember that, in any case, in the end, everything will be revealed because your partner knows everything about you and, if he does not know, he will find out, through research and private investigators or by petition to the judge, who will carry out the investigations through the tax police, so it is much better that your lawyer is aware of everything right away, so that it can best defend you.
4) Understand what you really want
This might seem very simple but, from experience, it is often the result of a path that you arrive at after some time. It may be useful to ask yourself this simple question: would the requests I am presenting to my partner, in the separation phase, considering every aspect, really make my life easier and more comfortable or am I asking them only to hurt him and make him angry?
5) Understand what your partner really wants
Again, it is necessary to dig below the surface: what is the essential interest of your partner? You have to try to understand what is non-negotiable for your partner, the thing that really interests him. Maybe at the beginning he will make a thousand requests but there is always something that really interests him and on which he/she does not want to give in and maybe, he/she is willing to find an agreement on other previous requests or even to give it up, without problems.
6) If the couple has children: what is the best solution for their well-being?
Our legal system provides, as a general rule, to give the shared custody of minor children to both parents, who must provide equally or, if they have a very different income, they must provide to theri children, according to their financial means and taking the most important decisions by mutual agreement. In the presence of minor children, what must guide parents is, therefore, the need to find the best solution for the protection and economic and psychological well-being of their children.
1) “The servant’s accounts“
When it comes to property issues, there is no need to philosophize and discuss the world’s top systems: it is much more useful to “do the math”, i.e. to take a sheet of paper and write down in detail, all the income and expenses of the family, month by month, trying to find a new realistic “family financial balance”, which can be easily followed by both spouses after separation.
8) Never fixate on a single solution
It is good to always consider all aspects of the issues and imagine all possible solutions with the elements at your disposal.
9) Write down the points on which agreement was reached
If, in the course of negotiations, an agreement is reached on some circumstances, it is useful to write them down, to fix them on paper, so as not to go back to them every time.
10) If both the partners are a little unhappy, then it’s a good deal
It is said that a good agreement was reached when both parties did not get everything they wanted at the beginning, and it is true: if one of the parties is very happy, it is evident that the agreement is all in his favor and therefore it is not balanced.
A father who will be forced to go to Caritas or a mother who will have to work two jobs to support herself will feel humiliated, unhappy and stressed and this will inevitably spill over to the children who will, in turn, be unhappy, stressed and, often, angry with their parents.
It must be kept in mind that, even after separation, especially if there are children, the family still exists and a new balance must be achieved that allows everyone to live peacefully.
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