COS’E’ IL NUOVO “PIANO GENITORIALE”, ORMAI OBBLIGATORIO NELLE SEPARAZIONI E NEI DIVORZI GIUDIZIALI?

La riforma Cartabia, così chiamata dal ministro della giustizia che l’ha ideata, ha recentemente portato tantissime novità anche nei procedimenti di separazione e divorzio.

Nel caso in cui una coppia, con figli minorenni, si voglia separare o divorziare ma non ha trovato un accordo preventivo su tutte le questioni economiche, patrimoniali e di gestione dei figli minori, si aprirà il procedimento giudiziale.

L’articolo 423 bis.12 del codice di procedura civile stabilisce, dunque, che “nei procedimenti relativi ai minori, al ricorso introduttivo è allegato un piano genitoriale che indica gli impegni e le attività quotidiane dei figli relative alla scuola, al percorso educativo, alle attività extrascolastiche, alle frequentazioni abituali e alle vacanze normalmente godute.”

In realtà, però, il piano genitoriale dovrà essere redatto non solo dal coniuge che inizia il procedimento contenzioso ma anche dal coniuge convenuto, in quanto anche questi dovrà allegare il proprio “piano genitoriale” alla propria comparsa di costituzione e risposta, a pena di decadenza.

In maniera più specifica, secondo anche le indicazioni del consiglio nazionale forense, che ha redatto un modello molto analitico, nel piano genitoriale dovrà essere indicato dove vivranno i figli e  con quale genitore; come avverrà settimanalmente la frequentazione con l’altro genitore; le autovetture in uso alla famiglia ed eventuali motocicli in uso ai figli; se vi sono nonni e/o parenti che collaborano per la gestione dei figli, e per quali incombenti: se vi sono baby sitter e qual è il loro orario settimanale ed il costo; che scuole frequentano i figli minori, quali sono gli orari e l’eventuale costo; eventuali disturbi dell’apprendimento dei minori; se essi frequentano lezioni private e con quali costi; quali sono gli sport praticati, con i giorni e gli orari di allenamento; eventuali impegni del fine settimana relativamente allo sport praticato a livello agonistico; altri impegni infrasettimanali ricorrenti; se frequentano altri corsi ludici e/o il catechismo; se frequentano un centro estivo e qual è il costo; chi si occupa di accompagnare i figli a scuola; chi si occupa di accompagnare i figli alle attività extrascolastiche. Per i figli preadolescenti/adolescenti: quali sono le uscite serali concesse e quali sono gli orari del rientro a casa; qual è il pediatra/medico di base; eventuali patologie dei figli che meritano particolare attenzione (diabete infantile, celiachia, allergie respiratorie o alimentari, altro);  eventuali medici specialisti a cui ci si e rivolti nel corso degli ultimi tre anni: farmaci (non da banco) regolarmente assunti dai figli; ultime tre vacanze effettuate dalla famiglia; vacanze effettuate dai figli, senza i genitori; come verranno gestite le vacanze estive e quelle natalizie e pasquali; come avverranno le comunicazioni tra i genitori.

Il piano genitoriale servirà al Giudice per conoscere la vita dei figli minorenni e capire, nel dettaglio, come ciascun genitore intende farsene carico.

Trattandosi di un procedimento contenzioso è assai probabile che ciascuno dei coniugi abbia le proprie idee anche in merito alla gestione dei figli minorenni ed alle scelte da compiere nel loro interesse. Nel caso in cui non si trovi l’accordo sul progetto educativo per i figli, il Giudice del procedimento, quando adotta i provvedimenti temporanei ed urgenti, può formulare una proposta di piano genitoriale, tenendo conto di quelli allegati dalle parti. Il piano proposto dal giudice è vincolante per le parti ed il Giudice può sanzionare, in vari modi, la parte che non adempie: può darle un ammonimento o stabilire il pagamento di una somma di denaro, condannarla al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria o, addirittura, al risarcimento del danno nei confronti dell’altro genitore o del figlio minore.

Il codice, dunque, prevede che il piano genitoriale sia allegato ai ricorsi di separazione e divorzio giudiziale dei coniugi. Tuttavia, vi sono già tribunali che lo richiedono anche nei casi di separazione e divorzio consensuale; in questo caso, ovviamente, il piano genitoriale sarà unico per entrambi i coniugi.

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Foto di Jonathan Borba da Pexels